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La Prima Volta (che Sono Morto) Medium
by Simone Cristicchi
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La volta che sono morto
Non me ne sono nemmeno accorto
Mi ero distratto un secondo
L’attimo dopo ero già sepolto
La volta che sono morto
Ho immaginato fosse uno scherzo
E mi sentivo tranquillo
Ma dopo tre giorni non sono risorto
È successo così all’improvviso
Lo sabato mattina
Il mio cuore ha cessato di battere
Mentre giocavo la schedina
Sono atterrato sul pavimento
Come da un platano cadon le foglie
Non ho nemmeno avuto il tempo
Di dare un bacio a mia moglie
L’ambulanza è arrivata in ritardo
non niente da fare
Solo chiamare le pompe funebri
E organizzare il mio funerale
Poi prenotare la chiesa, i parenti
Scrivere il necrologio
Qualcuno mi ha il pigiama, infilato il completo
Quello del matrimonio
La prima che sono morto
Non me ne sono nemmeno accorto
Mi ero distratto solo un secondo
L’attimo dopo ero già sepolto
La prima volta che morto
Ho fosse uno scherzo
E mi sentivo piuttosto tranquillo
Ma dopo tre giorni non risorto
È che sono finito
In quello che chiamano sonno eterno
Non è vero che c’è il paradiso
Il purgatorio e nemmeno l’inferno
Sembra più una serale
Tipo un corso di aggiornamento
Dove si impara ad amare la vita
In singolo momento
Il pomeriggio passeggio con Chaplin
Poi gioco a briscola con Pertini
E stasera si va tutti al cinema
C’è il nuovo film di Pasolini
Ieri per ho incontrato mio nonno
Che un tempo ha fatto il partigiano
Mi ha chiesto: L’avete il mondo?
Nonno, dai, lascia stare, ti un gelato
La prima volta che sono morto
Non me ne sono nemmeno accorto
Ma ho realizzato dopo un secondo
Che si sta meglio mondo
Ma se rinascere ancora
Cosa mi importa del destino
Cambierei la foto
Con quella faccia da cretino
Certo, mi ero un po’ pallido
Pensavo il neon dello specchio
Il dottore me l’aveva detto: meno, pochi alcolici
E chi fumava? Ero pure astemio
un po’ di sport in più, meno televisione
Quante cose avrei fare che non ho fatto
Parlare di più con mio figlio
Girare il mondo con mia moglie
Lasciare quel posto alla Regione
E vivere finalmente su un’isola
E vabbè, sarà per la prossima volta
Non me ne sono nemmeno accorto
Mi ero distratto un secondo
L’attimo dopo ero già sepolto
La volta che sono morto
Ho immaginato fosse uno scherzo
E mi sentivo tranquillo
Ma dopo tre giorni non sono risorto
È successo così all’improvviso
Lo sabato mattina
Il mio cuore ha cessato di battere
Mentre giocavo la schedina
Sono atterrato sul pavimento
Come da un platano cadon le foglie
Non ho nemmeno avuto il tempo
Di dare un bacio a mia moglie
L’ambulanza è arrivata in ritardo
non niente da fare
Solo chiamare le pompe funebri
E organizzare il mio funerale
Poi prenotare la chiesa, i parenti
Scrivere il necrologio
Qualcuno mi ha il pigiama, infilato il completo
Quello del matrimonio
La prima che sono morto
Non me ne sono nemmeno accorto
Mi ero distratto solo un secondo
L’attimo dopo ero già sepolto
La prima volta che morto
Ho fosse uno scherzo
E mi sentivo piuttosto tranquillo
Ma dopo tre giorni non risorto
È che sono finito
In quello che chiamano sonno eterno
Non è vero che c’è il paradiso
Il purgatorio e nemmeno l’inferno
Sembra più una serale
Tipo un corso di aggiornamento
Dove si impara ad amare la vita
In singolo momento
Il pomeriggio passeggio con Chaplin
Poi gioco a briscola con Pertini
E stasera si va tutti al cinema
C’è il nuovo film di Pasolini
Ieri per ho incontrato mio nonno
Che un tempo ha fatto il partigiano
Mi ha chiesto: L’avete il mondo?
Nonno, dai, lascia stare, ti un gelato
La prima volta che sono morto
Non me ne sono nemmeno accorto
Ma ho realizzato dopo un secondo
Che si sta meglio mondo
Ma se rinascere ancora
Cosa mi importa del destino
Cambierei la foto
Con quella faccia da cretino
Certo, mi ero un po’ pallido
Pensavo il neon dello specchio
Il dottore me l’aveva detto: meno, pochi alcolici
E chi fumava? Ero pure astemio
un po’ di sport in più, meno televisione
Quante cose avrei fare che non ho fatto
Parlare di più con mio figlio
Girare il mondo con mia moglie
Lasciare quel posto alla Regione
E vivere finalmente su un’isola
E vabbè, sarà per la prossima volta
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