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Vengo Dal Paese by Coimbra

Ebbene si io vengo dal paese
Non ho un accento raffinato come il genovese
Quando mi sposto son sempre con le mie pecore
C'ho pure un treno a vapore
Mi portano il salame ad ogni fine del mese
Mi riconosci per lo zaino Invicta
Ma se mi parli di stile dico ti prego stai zitta
Mentre tu torni alle cinque dal tavolo del Divinae
Io sto prendendo il trattore e vado a fare le olive
Ai diciott'anni la collana d'oro
La porto sempre con me, manco se fosse un lavoro
La sfoggio a mare e poi mi sento bono
La vedi ed urli in mono
Quasi tralasci la pettinatura da pandoro
Che ne sarà di questa murgia che
Vivo con le pecore manco se fosse un privè
Ad oggi ignoro com'è fatto un bidet
In macchina ti sparo la cassetta nuova di Marco Marfè

Ogni weekend cerco l'ingresso in disco
Ma col mio clan di salsicce
Sempre sbattuto fuori io finisco
Ogni due mesi però trovo il gorilla distratto
E lì che io mi infilo lesto lesto come un gatto
Inizio a bere senza freni, dimentico il fegato
Divento matto, senza distinzioni tutto raccatto
La mia ironia da alcoolizzato non è mai apprezzata
E non mi aiuta ad inserirmi la camicia tigrata
Io ed il mio amico con la giacca viola
Fermiamo tutto ciò che possa sembrare
Che un minimo si muova
Li conosciamo bene i pali, non siam degli squali
Ma con un altro drink i buchi saran tutti uguali